T, 34 anni, tumore al seno (2008)

    • Testimonianza postata nel gruppo CANCRO AL SENO - insieme possiamo sconfiggerlo il 19 novembre 2011 alle ore 18.59.


      Ciao a tutti sono iscritta a questo gruppo dal 2008, da quando la mia vita è cambiata, fu in questo periodo che mi diagnosticarono un tumore alla mammella sinistra infiltrante g3 . Chi cavolo ne aveva idea di questo tumore, della chemioterapia, io attribuivo tutto questo alla morte e da quel momento LA MIA VITA SI FERMA !!!
      Inizio cosi il protocollo: chemio per restingere la massa tumorale, intervento, di nuovo chemio adiuvante e alla fine del percorso la radioterapia (ca nun e o ver, che è piu leggera della chemio è una stronzata ).... Tutto questo, passa un anno della mia vita tra paura, pianti è forza di volonta per sconfiggere a sto scarrafone !!!! Comunque a gennaio 2009 finisce quest incubo, avrei dovuto fare i controlli ogni sei mesi e CAVOLO (avevo dato) ormai mi sentivo invincibile, cosa poteva accadermi più, dovevo solo ripendermi la mia vita, il mio lavoro, i miei spazi... Insomma tornare a vivere con tutti i buoni!!!!!!!
      I controlli stavano andando bene, gli esami erano buoni, il propositi mio oncologo era un tipo, mi stava sulle palle, ma comunque  finché le cose andavano bene mi stava bene pure lui!!!
      L'anno scorso a settembre stavo preparandomi per i controlli e cominciai ad accusare dei dolori alla schiena e ogni tanto avevo delle vertigini, però pensavo che fosse il troppo lavoro e un po di stress.... Andai dall'ortopedico che, dopo tante cure con esito negativo che mi diede, mi prescrisse una tac spinale e, visto che avevo le vertigini, mi consigliò una tac al cranio e da lì nun se capì più niente!!!!!!! Metastasi estese alla  colonna vertebrale e metastasi al cervello... Vi lascio immaginare lo sconforto, l'incazzatura, la delusione, non era giusto, perché a me... Perchééééé???! Eravamo tutti sconvolti, tranne il mio oncologo che tranquillamente mi disse che mi era tornata la malattia... Mi dovevo fare le chemio e che però per il cervello era un po' difficile sia intervenire con la chemio che chirurgicamente per dove stava la massa tumorale , l'unica cosa che poteva tamponare era la radioterapia e che doveva essere fatta urgentemente. Nel frattempo inviai un referto al San Raffaele di Milano e andai personalmete ad Aviano al CRO, un centro oncologico di radioterapia molto all'avanguardia ....... Entambi mi dissero che la situazione era grave ma che la struttura ospedaliera che mi stava curando a Napoli stava facendo un buon lavoro. Intanto fisicamente stavo regredendo, non riuscivo a reggermi in piedi e mi aiutavo con un carrellino per camminare e i dolori erano sempre più atroci... Con l animo in pace iniziammo la radioterapia al cervello e, visto che mi trovavo lì, anche alla schiena e il tecnico mi disse che potevo stare tranquilla, non avrei avuto problemi di scottature ..... Grrrrrrrrrrr quello stronzoooo!!.... 
      Dopo le radio, fui chiamata per la 1 chemio, ma già la degenza in ospedale non fu delle migliori: mi sentivo trattare con superficialità, come una che non ce la fa. Poi realmente la situazione si aggravò: la chemio mi fece aprire delle piaghe che non riuscivano a sanarsi e quindi mi dovetti fermare con la terapia, nel frattempo mi misi a letto, mi gonfiai e dovetti mettere il catetere perché non riuscivo più a camminare. La situazione non era proprio buona, i dolori aumentavano: o dormivo sotto effetto di morfina o piangevo e strillavo per i forti dolori!!!! A questo punto, il mio oncologo fece capire chiaramente che la situazione era grave e non c'era più nulla da fare (putev pur muri). Mio marito aveva seguito un servizio delle iene su un medicinale omeopatico che veniva prodotto a Cuba e che veniva estratto dal veleno di uno scorpione che vive solo lì. Ormai, visto che non c'era nulla da fare, lui parte, anche se io ero molto scettica sul prodotto e poi volevo morire perché non ce la facevo più a soffrire; 
      Gabriele a Cuba incontro un'oncologa che gli dice che questo Escozul è un forte infiammatorio che mi avrebbe aiutato a sopportare i dolori e le conseguenze della chemioterapia che non avrei dovuto abbandonare, inoltre essendo omeopatico non mi avrebbe portato nessun effetto collaterale. L'8 dicembre torna da Cuba e iniziai  a prenderlo tre volte al giorno, sempre immobile nel letto (per girarmi usavano un lenzuolo per capirci). Dopo una quindicina di giorni dall assunzione, iniziavo a muovere un pochettino le braccia e iniziavano ad alleviarsi i dolori; passo anche Natale, che ve lo dico a fare "che allegria", si fa per dire, tutti nascondevano il dolore dietro quei finti sorrisi e io sempre più depressa. Mia madre allora decise di cambiare tutto iniziando dall'oncologo e andammo da un altro (il mio attuale oncologo) che fu molto chiaro : disse ai miei che la situazione al cevello era grave, si meravigliava del fatto che io parlassi, leggessi, addirittura guardassi la televisione; volle provare una nuova terapia e mi prenotò in un'altra struttura ospedaliera. Nel frattempo mi diede da fare un'altra pet-tac e indovinate cosa accadde???? Le metastasi alla schiena e al cervello erano regredite del 50%!!! SOTTOLINEANDO CHE STAVO PRENDENDO L'ESCOZUL E STAVO FERMA DA DUE MESI CON LA CHEMIO. 
      Poi a fine gennaio 2011 ho iniziato questo nuovo percorso : oncologo nuovo, chemio nuova, struttura ospedaliera nuova, fisioterapia. Le piaghe con molta sofferenza sono andate via , l'Escozul che continuo a prendere da dicembre. So di certo che il SIGNORE non mi ha mai abbandonata e dura, anzi, durissima, mi fanno ridere i commenti nel gruppo che vogliono far credere che vanno al centro di bellezza quando vanno a fare la chemio, lo sappiamo che non e cosi...
      Sono arrivata a un buon traguardo, la cosa che mi da gioia e il fatto che riesco a camminare e sto tornando indipendente  e poi guardare i dottori che mi osservano increduli non ha prezzo!!!!!
      La strada è ancora lunga, per la guarigione spero di essere a buon punto e auguro davvero a tutte le persone che affrontano questo scarrafone di vincere ...
      E VAI, CE LO FATTA! E SAPETE  UNA COSA? MI SENTO UN PiU' SOLLEVATA! 
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    T. è morta sabato 28 gennaio 2012.

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