La lettera
Caro direttore, tra qualche giorno compirò 59 anni e da 4 combatto
contro un tumore che, partito dai polmoni, è andato in metastasi
diffondendosi e colpendo ogni anno un nuovo organo. Grazie ai frequenti e
accurati controlli a cui sono periodicamente sottoposto, riesco sempre a
individuare sul nascere ogni nuova forma che insorge e quindi a
intervenire nel modo migliore. Il 19 marzo scorso, a metà di un ciclo di
chemioterapia, era prevista una TAC di controllo; naturalmente sono
esente dal ticket per tutte le prestazioni sanitarie inerenti alla mia
patologia, e infatti nulla ho dovuto pagare. Questa volta però ho visto
che sul foglio per il ritiro del referto era molto ben segnalato quanto
costasse in termini economici il mio esame alla Regione Lombardia e dopo
averne preso coscienza ho comunque fatto l' esame. Purtroppo l' esito
non è stato quello sperato perché la malattia si è propagata anche ad
alcune zone del cervello. Ora sono in attesa di essere chiamato per
iniziare un ciclo di radioterapia panencefalica che al momento non so
ancora quanto costerà alla comunità e di questo e per questo ringrazio e
chiedo scusa anticipatamente a tutti. Vorrei però, se possibile,
avanzare una piccola proposta: forse è corretto che i cittadini prendano
coscienza di quanto ogni prestazione sanitaria venga loro erogata dalla
Regione gratuitamente, o a un costo calmierato, pesi in realtà su tutta
la comunità, però ritengo che altrettanto e forse ancor più utile
sarebbe, sempre nel rispetto e nello spirito di coscienza e
consapevolezza, se il Presidente Formigoni, i membri alla giunta e del
Consiglio regionale tutto, allegato al cedolino dello stipendio mensile,
trovassero l' elenco dei cittadini, nome e cognome, quota parte, che
per quel mese con i propri contributi e i loro sacrifici hanno permesso
che lo stipendio gli fosse regolarmente dato. Questo certamente non per
spirito di vendetta o per generare falsi sensi di colpa, ma
semplicemente perché, non dico tutti i mesi, non pretendo nemmeno che
venga fatto singolarmente, ma magari a dicembre, dopo la tredicesima, un
pensiero e un semplice GRAZIE a tutti noi potrebbero anche dedicarlo.
Scusi il disturbo.
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