Perché i farmaci anticancro non guariscono il cancro.




Fonte: Shinya H. , Il Fattore Enzima. La dieta del futuro che previene le malattie cardiache, cura il cancro e arresta il diabete di tipo 2, Macro Edizioni, pp. 57-63.



Ho già parlato del rischio che i farmaci pongono per l'organismo. Il problema più grosso è che i farmaci consumano quantità enormi di enzimi sorgente. Di tutti i farmaci, quelli che hanno l'effetto più negativo per gli enzimi sorgente sono quelli anticancro.
Nella pratica medica attuale, per evitare che le cellule cancerogene si diffondano, subito l'intervento chirurgico vengono utilizzati per brevi periodi di tempo i farmaci chemioterapico, anche se non esistono prove che le cellule cancerogene si siano trasformate in metastasi. Questi farmaci funzionano avvelenando molte cellule dell'organismo, normali e maligne, nella speranza che l'organismo rigeneri le cellule normali, mentre tutte quelle anormali e maligne vengono completamente annientate.
Dato che i farmaci chemioterapico sono veleni mortali io ho scelto di non utilizzarli, se non in casi straordinari. Anche quando il cancro si trova fuori del colon, nei linfonodi, io non utilizzo la chemioterapia. Il mio trattamento consiste per prima cosa nel rimuovere chirurgicamente l'area invasa dal cancro e, una volta eliminata la parte visibile del cancro, comincio a eliminare ciò che secondo me è all'origine del cancro in quel particolare paziente. Non c'è bisogno di dire che le prime cose che il paziente dovrà assolutamente evitare sono tabacco e alcol e poi carne, latte e latticini. Oltre a seguire quella che io chiamo Enzyme Factor Diet and Lifestyle (dieta e stile di vita basati sul fattore enzima), stimolo il paziente a cambiare la sua prospettiva mentale, istruendo la sua mente a evocare quanti più pensieri e sentimenti positivi possibile. In questo modo il mio programma di trattamento mira a prevenire la ricomparsa del cancro rinforzando le sue difese immunitarie dell'organismo attraverso una migliore salute fisica e mentale.
Gli enzimi sono i responsabili della riparazione e rigenerazione delle cellule, sostenendo il sistema immunitario e le atre attività vitali. Il numero di enzimi sorgente determina se il sistema immunitario funziona adeguatamente o meno. I farmaci anticancro come i chemioterapico sono velenosi perché quando entrano nell'organismo rilasciano grandi quantità di radicali liberi altamente tossici. In questo modo vengono distrutte cellule cancerose in tutto l'organismo. Ma a essere distrutte non sono solo le cellule cancerose. Nel processo muoiono anche molte cellule normali. Il vecchio detto del combattere il fuoco col fuoco probabilmente è alla base dell'atteggiamento mentale dei medici che curano il cancro con i farmaci chemioterapico. Ma, per lo stesso principio, anche i farmaci chemioterapico possono essere considerati cancerogeni.
L'organismo umano è in continua attività per mantenere l'omeostasi. Questa è la ragione per cui, quando al suo interno si introducono e si accumulano radicali liberi altamente tossici, gli enzimi sorgente di tutto l'organismo si trasformano in enzimi preposti alla detossificazione dei radicali liberi. L'organismo fa tutto ciò che è possibile per neutralizzare i danni causati dai radicali liberi.
E' vero che molte persone sono guarite dal cancro grazie alla chemioterapia; è anche vero però che molte di queste persone sono giovani e hanno molto probabilmente una buona scorta di enzimi sorgente. Il livello di enzimi sorgente diminuisce con l'età. Naturalmente esistono differenze individuali ma la chemio ha maggiori probabilità di avere successo in organismi giovani perché in essi la scorta di enzimi sorgente è ancora elevata e questo aiuta l'organismo a guarire dallo stress del trattamento.
I ben noti effetti della chemio sono perdita dell'appetito, nausea e caduta dei capelli. Io credo, però, che questi sintomi si verifichino perché enormi quantità di enzimi sorgente vengono consumati nel processo di detossificazione successivo alla chemioterapia.
Quando gli enzimi digestivi diminuiscono, la persona sperimenta la perdita di appetito. Nel contempo il metabolismo cellulare rallenta perché gli enzimi coinvolti nel metabolismo diminuiscono, le mucose dello stomaco e dell'intestino diventano irregolari e causano nausea. Il deficit di enzimi metabolici causa la desquamazione della pelle, la rottura delle unghie e la caduta dei capelli. (Anche se il livello di gravità di questi fenomeni è diverso, la stessa cosa avviene quando s'introducono nell'organismo altri tipi di farmaci).
In linea di principio i farmaci non possono guarire le malattie. Il solo sentiero che conduce alla guarigione dalle malattie consiste nel nostro stile di vita quotidiano.

PERCHE' NON CI SONO RECIDIVE DEL CANCRO NELLE PERSONE CHE SEGUONO L'ENZYME FACTOR DIET AND STYLE

I tumori si formano quando cellule anormali si moltiplicano e diventano masse tissutali. Possono essere tumori benigni, che non portano a metastasi e che non infiltrano altre parti del corpo, con una crescita limitata. Oppure possono essere tumori maligni e di natura invasiva, ossia il cancro vero e proprio.
Quando il cancro viene diagnosticato, la prima cosa che preoccupa è se sono già comparse metastasi o meno. In caso affermativo, diventa difficile rimuovere chirurgicamente tutta l'area affetta dal cancro e aspettarsi una guarigione completa.
La metastasi significa la comparsa del cancro in una regione diversa da quella in cui il cancro si è sviluppato all'inizio. In generale la metastasi compare quando le cellule cancerose, viaggiando attraverso i linfonodi e i vasi sanguigni approdano in altri organi dove poi si moltiplicano. Ma su questo processo io ho idee un po’ diverse. Secondo me è il processo stesso delle cellule cancerose che si moltiplicano in un certo sito ad avere ripercussioni in altri organi. Ciò rende l'intero organismo più attaccabili dal cancro.
Di solito il cancro viene scoperto quando il tumore ha raggiunto un diametro di almeno un centimetro. Un tumore si sviluppa da una cellula cancerosa che si moltiplica. Servono diverse centinaia di milioni di cellule per formare un tumore. Per questa ragione occorre del tempo perché si formi un tumore.  Il cancro è una malattia connessa allo stile di vita. Quindi, la comparsa del cancro in una regione del corpo significa con tutta probabilità che esistono cellule cancerose che non si sono ancora trasformate in tumore in altre regioni del corpo. Queste cellule sono simili a una serie di bombe a orologeria disposte nelle varie parti del corpo. Ciò che determina quale di queste bombe esploderà prima sono fattori come le caratteristiche genetiche dell'individuo e l'ambiente in cui vive. Se una persona mangia molto cibo contenente pesticidi utilizzati in agricoltura e additivi alimentari, il fegato – che controlla il processo di detossificazione – potrebbe essere il sito in cui esploderà la prima bomba. La prima bomba potrebbe invece esplodere nello stomaco qualora quella persona abbia pasti irregolari o assuma regolarmente antiacidi. Anche se lo stile di vita è simile, il sito in cui esplode la prima bomba potrebbe differire in base a fattori ereditari. In altre parole, il cancro non è una malattia ben localizzata, che invade un'area precisa dell'organismo. E' invece una malattia di tutto l'organismo e che attacca l'organismo nel suo complesso.
La ragione per cui il cancro sembra diffondersi dappertutto attraverso le metastasi è che le bombe disseminate in tutto il corpo esplodono una dopo l'altra come in base agli intervalli tra un fuso orario e l'altro. Visto e considerato questo processo, è molto dubbioso che la rimozione chirurgica dell'area affetta primaria – compresi linfonodi e vasi sanguigni – sia veramente l'approccio corretto.
Rimuovere chirurgicamente il cancro dal suo sito primario può essere per giunta considerato pericoloso perché in tal modo si favorirà la comparsa di metastasi in altre parti del corpo. Questo, tuttavia, non deve destare meraviglia se consideriamo il cancro una malattia di tutto l'organismo. Se rimuoviamo organi, linfonodi e vasi sanguigni in un organismo già privo di energia, è naturale che le funzioni immunitarie del corpo peggioreranno ancora più rapidamente.
Nel caso del cancro al colon, per evitare il diffondersi del cancro a linfonodi e altre aree, io non rimuovo il mesentere (la parte del peritoneo che collega l'intestino alla parete posteriore dell'addome). Credo, infatti, che il danno sia maggiore quando si asportano i linfonodi piuttosto che lasciano una piccola porzione di cancro intatta.
Nella medicina moderna il pensiero dominante è che l'organo affetto dalla malattia non guarirà se prima non si rimuove chirurgicamente il cancro. La mia esperienza dice il contrario. Il sistema immunitario e la capacità naturale di guarire degli umani sembra essere più potente di quanto comunemente si crede. A riprova di questo posso dire che i miei pazienti che hanno ancora nei linfonodi piccole porzioni di cancro ma che seguono le mie indicazioni in tema di alimentazione non sperimentano la ricomparsa del cancro.
Se si migliora la dieta seguendo l'Enzyme Factor Diet and Lifestyle, si forniranno all'organismo anche enzimi sorgente in abbondanza. Gli enzimi sorgente sono la fonte energetica della vita. Bisogna ovviamente correggere le cattive abitudini che esauriscono gli enzimi sorgente. Si ricava così un doppio beneficio: il numero di enzimi sorgente viene ripristinato a sufficienza; si rafforza in tal modo il sistema immunitario dell'organismo e l'attivazione delle cellule immunitarie impedisce la ricorrenza del cancro.
Ma questa terapia ha un limite. Se il cancro è già arrivato allo stadio terminale, migliorare dieta e stile di vita o assumere supplementi avrà un impatto insufficiente sul ripristino delle difese immunitarie. Sarà quindi molto difficile riportare l'organismo alle sue funzioni normali. Questo perché gli enzimi sorgente saranno già stati tutti consumati.
Tuttavia, sulla base della mia esperienza clinica posso dire che perfino persone con un terzo o addirittura metà della circonferenza interna del colon invaso dal cancro non soffrirebbero recidività e potrebbero recuperare la salute qualora – dopo aver rimosso chirurgicamente il cancro – seguissero una dieta appropriata e assumessero supplementi invece della chemioterapia, questo permetterebbe ai loro enzimi sorgente di lavorare con maggiore efficacia. I miei pazienti sono per lo più seguiti da tempo con regolari esami di routine, per cui difficilmente ho a che fare con malati di cancro in stadio avanzato. Tuttavia, dei miei malati di cancro che hanno messo in pratica la Enzyme Factor Diet and Lifestyle dopo la chirurgia, neppure uno ha avuto ricorrenza di cancro o metastasi. Questo fatto merita una seria attenzione.


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