Lucia, tumore al seno (2006)


Testimonianza ricevuta su concessione da Lia, reperibile su Facebook (l'impossibilità a visualizzare il contenuto è dovuta a questioni di privacy dell'account di Lia)

"Ciao, carissima Lia, 
intanto grazie, davvero grazie per scrivermi. Sei una gran persona. Nonostante le tue preoccupazioni e le tue vicissitudini trovi il tempo di scrivere a me. Io invidio questa tua capacità di interloquire con gli altri. Sei una grande comunicatrice e questo ti assicura un certo successo sociale che ben meriti. Io invece mi son molto rintanata in questa situazione piuttosto inverosimile. Non sai le volte che mi chiedo se veramente tutto quello che è stato e sarà  è proprio la MIA vita. Ma tant’è che la domanda come viene fatta, viene inutilmente non risposta.
Da quando Sandra mi  ha lasciata, io son completamente cambiata. Se prima avevo accenni di “vitalità” e una sorta di fatalismo carico di ottimismo silente, ora son che vivo nel pensiero di un nulla che riguardi un domani che temo di non avere. Mi irrita e mi innervosisce la gente che parla alla tv di cancro, odio le strutture che si dicono deputate alla ricerca mentre io temo sia solo una colossale truffa a spesa delle persone che si son trovate questo da gestire. Ho una rabbia sconfinata e incontrollata a volte. Che però non sfogo. E’ tutto dentro perché tanto so che pochi possono capire, e guarda caso solo quelli che SANNO sulla loro pelle cosa sia vivere certi contesti. Ma lasciamo perdere, altrimenti ti confermo ora che il mio non farmi viva è proprio per evitarti un carico di tristezza e di frustrazione che solo questo mi riesce di trasmettere. 
Oltre al grande dolore per non poter più sperare con Sandra…. per Sandra. Era un legame maledettamente particolare che ci legava. Ma prima o poi devo lasciarla andare. Ora non ci riesco, non posso. 
Come sto? Le cisti ovariche dopo un mese dall’ecografia si erano un po’ ridotte. Di contro mi è tornato il ciclo. Pensa che l’ultimo episodio era del gennaio 2007. Da quella volta son riprese. E mica lo so se vada bene però perché il mio oncologo è una maschera di marmo. Faccio domande che tanto non hanno risposte. Quindi mi limito a dirgli cosa succede e poi lui pondera e deciderà il dafarsi! 
Il resto rimane più o meno stabile. A metà giugno ho l’ennesima tac. Se non muoio di cancro morirò di radiazioni, oltre che di chemio, cazzo. Ne avrò fatte una ventina in due anni!!! Le lesioni al fegato son LEGGERMENTE diminuite di dimensione. Ma i linfonodi soprattutto quelli al collo son sempre belli li stabili, sti figli di puttana. Continuo ad avere problemi nella deglutizione (ipotizzo a causa dei lifonodi ma, anche qui, solo domande e nessuna risposta che dia un senso alle cose). 
I capelli che mi son ricresciuti son pochi e fini: sembro di quelle donne con alopecia al primo stadio. Io che ne avevo un cesto di capelli scuri e forti. Le unghie son inconsistenti, le tengo corte perché appena spuntano dal dito son talmente deboli che si sfaldano. Ai piedi e alle mani ho tagli e son di colore scuro (per capirci pare che ai piedi mi sia tolta dei calzini neri e che abbiano lasciato giù il colore) ; questi son i tanti effetti collaterali della chemio in pastiglie che sto facendo da dicembre e chissà se mai la smetterò. Il mio oncologo dice che qualcosa fa (qualcosa eh, mica altro!!!) e quindi continuiamo… Ma intanto non riesco a mettere tante scarpe per i dolori ai piedi, appunto, che sembrano ustionati dal dolore che mi fanno. Non riesco a far due rampe di scale senza sentirmi svenire dalla fatica di trovar respiro. Anche questo pare un effetto collaterale, ma lo penso io perché tanto non ho risposte. I polmoni mi sembrano diventati di ghisa, per come spesso vada in difficolt respiratoria. Se poi ci aggiungi il fatto della corda vocale paralizzata che mi fa parlar poco e quel poco è in falsetto, non c’é da stupirsi se una poi si chiude nel suo guscio. 
Son sempre tutte cazzate rispetto al problema principale…Ma la vita é fatta di normalità e i mei capelli non lo sono più, la mia voce non lo è più, i miei piedi non lo sono più, il mio respiro e la mia resistenza fisica non lo sono più.  Dalle cure ho messo su kili che non riesco a buttar giù, e ogni volta che mi guardo allo specchio vedo un fagotto di donna che non riconosco più. Anche questo non aiuta cara Lia…
Questa malattia mi ha tolto praticamente tutto….TUTTO. Non mi sento più donna, nemmeno più persona, ma una malata. E che si vede in ogni cosa che lo è, dalla voce al camminare. Mi fermo qui, cara amica mia, perché farti comprendere il mio stato d’animo è cosa ardua, perché nemmeno io riesco a capirlo e quindi descriverlo. Spero sempre di svegliarmi, ma è un incubo che non smette mai e chissà cosa ancora mi riserva... Ogni tac è una sentenza di morte. Piango ogni volta che vedo un medico, ogni volta che faccio un prelievo. Ho fatto le carte per la 104 per avere i tre giorni al mese, visto che spesso non ho voglia di andare al lavoro e le ferie arretrate le ho impiegate per portare Sandra ad Aviano, purtroppo inutilmente... Le due commissioni mi hanno dichiarata invalida al 100% e questo non aiuta il morale, effettivamente. Umiliazione su dolore sconfinato…. 
Come affrontare ancora dell’altro??!!! Non lo so amica mia, io veramente non so più nulla. Ogni tanto mi riguardo nelle foto di qualche anno fa e mi par di aver detto addio per sempre ad una persona tanto cara, una persona che sapevo essere speciale anche nelle sue fragilità, che ero io. Ora quello che c’è di me, non lo conosco e non mi interessa che lo conoscano gli altri. Incapaci di capire, incapaci di darti forza, incapaci di comprendere che la vita non è quella che si vede in tv. Ma quella che si cela dietro a drammi di tantissime persone, soprattutto tantissime donne, sempre più colpite da questa malattia. E mi chiedo se qualcuno se ne sta accorgendo di questo, se provvede, se si sta facendo qualcosa perché la cosa si argini. Ma sento tanto silenzio intorno e la normalità degli altri che ogni giorno schiaffeggia le mie poche energie. 
GRAZIE Lia, davvero Grazie dal profondo del mio cuore…."
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Questo è l'ultimo messaggio che ho di Lucia, risalente a meno di un anno fa, prima della recidiva finale ai polmoni che non le ha dato alcuno scampo. Letteralmente e palesemente massacrata dalla chemioterapia, è  morta il 2 Aprile 2011, a 47 anni. Poco prima di lei, la sua amica Sandra in cura ad Aviano, aveva perso la battaglia. Mi sono decisa a pubblicare questa nota con la speranza che prima o poi anche i più resistenti all'argomento aprano finalmente gli occhi, e si uniscano a noi nella lotta verso un obiettivo comune : SCONFIGGERE IL CANCRO. (Lia)

Ringrazio Lia d'aver condiviso la testimonianza di Lucia. Rettifico che Lucia ebbe la prima recidiva nel 2008 ad una corda vocale, poi nel resto del corpo.

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