Danneggiamenti della corteccia prefrontale e della funzione direttiva nel cancro al seno di primo stadio

Fonte: American Medical Association - Archive of Neurology 

© Ben Gossens

Shelli R. Kesler, PhD; Jamie S. Kent, MA; Ruth O’Hara, PhD

Arch Neurol. 2011;68(11):1447-1453. doi:10.1001/archneurol.2011.245


Obiettivi: Esaminare le differenze nella funzione esecutiva-prefrontale tra le sopravvissute al cancro al seno (CS) con o senza una storia di trattamento chemioterapico, paragonandole alle donne con un controllo sano e determinare le associazioni tra i deficit della corteccia prefrontale e i danneggiamenti comportamentali, quanto certe variabili patologiche e demografiche.


Progetto Studio basato sull'osservazione.
Scenario  University-based research facility.
Partecipanti  Controlli di 25 donne con CS che si erano sottoposte a chemioterapia, 19 donne con CS che non si sono sottoposte a chemioterapia, e 18 controlli a donne in salute, tutte confrontate per età ed altre variabili demografiche.


Risultati  Donne con CS hanno dimostrato un'attivazione sensibilmente ridotta nella corteccia prefrontale dorsolaterale media e sinistra e la corteccia premotoria paragonata con parametri di salute. Il gruppo chemioterapizzato ha anche dimostrato la riduzione dell'attività della corteccia prefrontale laterale caudale sinistra e crescenti errori perseveranti e una velocità esecutiva ridotta, in paragone con gli altri due gruppi. L'attività della corteccia prefrontale laterale caudale sinistra ridotta era sensbilmente correlata con l'aumento della severità patologica e dell'elevata disfunzione esecutiva soggettiva nelle donne trattate con chemio. Età maggiore e inferiore livello d'istruzione sono stati associati col crescente danneggiamento delle funzioni esecutive nel gruppo chemioterapizzato.




Conclusioni  Queste scoperte forniscono ulteriore prova del danno neurologico associato col CS di primo stadio indipendentemente alla storia terapeutica. La regione prefrontale laterale caudale sinistra potrebbe essere particolarmente vulnerabile agli effetti della chemioterapia e/o la gravità della patologia e potrebbe rappresentare un biomarcatore nuovo di una disfunzione esecutiva soggettiva nelle donne trattate con chemioterapia. Inoltre, gli effetti negativi della chemioterapia sulla funzione cerebrale potrebbe essere aggravata da fattori quali l'età maggiore e l'inferiore livello d'istruzione.



Affiliazioni: Stanford Cancer Center, Palo Alto (Dr Kesler), and Department of Psychiatry and Behavioral Sciences, Stanford University School of Medicine, Stanford (Drs Kesler and O’Hara and Ms Kent), California.

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